In questo itinerario sono possibili soste per fare i bagni e pranzo a bordo (primo piatto di pasta con bevande – acqua, vino e caffè – servite al momento del pasto).
Ponza, come la vicina isola di Palmarola, è costituita da rocce vulcaniche acide, caratterizzate da sfumature di colori molto variegati e suggestivi. L’itinerario in barca offre al visitatore la possibilità di ammirare uno stupefacente alternarsi di baie, cale, insenature, scogli, faraglioni e grotte marine che contrassegnano tutta la costa, piuttosto frastagliata. Partendo dal Molo Musco, il pèriplo dell’isola si effettua in senso orario. Durante il percorso sono previste alcune soste per i bagni. La prima meraviglia che si presenta alla vista è ciò che rimane di un’antica opera romana: le Grotte di Ponzio Pilato, note anche come Murenaio Romano. Uno straordinario accumulo di roccia franata nel tempo ha dato luogo a la Scarrupata. Nella parte più meridionale dell’isola, si erge il Faraglione della Guardia, che prende il nome dal sovrastante monte, la cui cima è la più alta dell’isola (m 279). In alto, sulla Punta del Promontorio, si trova l’omonimo faro che proietta i suoi fasci di luce per circa 30 miglia. Superata la Punta del Fieno, si può ammirare con stupore Chiaia di Luna con la sua maestosa falesia di tufo bianco-giallo, che domina la sottostante spiaggia, la più lunga dell’isola. E’ uno spettacolare anfiteatro naturale, probabilmente parte di un antico cratere vulcanico. Proseguendo verso nord, si presentano alla vista, con tutto il loro fascino, le bianche rocce di Capo Bianco e l’affascinante omonimo Grottone. Segue la suggestiva Grotta delle Streghe. Incantevole è la Baia di Lucia Rosa . Proseguono i Faraglioni di Capo Bosco, le famose Piscine Naturali, Cala Feola, l’unica spiaggia dell’isola interamente sabbiosa. Ecco Cala dell’Acqua! In questa zona c’è un giacimento di caolino e bentonite estratto fino agli anni ’50.Oltrepassata Cala Felci, da dove è possibile vedere il vicino isolotto di Gavi, la circumnavigazione prosegue sul versante est dell’isola. Da qui, la Grotta del Bue Marino, Cala Gaetano, Cala Aprea, la spiaggia ghiaiosa dell’Arco Naturale o Spaccapolpi, per la presenza di un suggestivo faraglione a forma di Arco.
Dal mare, è possibile intravedere parte di un acquedotto Romano le cui acque confluivano in grosse cisterne nella zona del Porto. Cala del Core e l’omonima Grotta, per quella macchia naturale di riolite nero-rossiccia nel chiaro colore della falesia di tufo, che richiama una forma approssimativa di cuore grondante sangue.